10.01.2010
Gestire le risorse umane in tempi di crisi: piccola agenda per l’Hr 2010

di Walter Passerini

Il peggio non è affatto passato, soprattutto per l’occupazione. Ma le aziende più avvertite iniziano a interrogarsi: abbiamo solo tagliato? Abbiamo tagliato poco e quindi dovremo affondare il coltello? E che rapporto abbiamo stabilito tra capacità produttiva e personale? C’è anche chi comincia a chiedersi se non abbiamo tagliato troppo e, paradosso della velocità dei cicli, se per caso non saremo spiazzati ai primi venti di ripresa. Nessuno può sapere quanto sarà ancora lunga questa crisi, ma è certo che nulla sarà come prima. Non si tratta di crisi congiunturale, ma di trasformazione profonda: dei mercati, dei processi, delle tipologie di business, dei modelli di business. Il tutto complicato da una globalizzazione spinta. E allora, che fare, oggi, per gestire le risorse umane del futuro? Tra le spese tagliate, oltre a quelle del personale, ci sono la formazione e la comunicazione. Molte aziende hanno azzerato queste voci. Ci saranno risorse per formare ai nuovi business i collaboratori? Perché delle due l’una: se non possiamo assumere dall’esterno, dovremo formarli all’interno. Siamo pronti? Lo stiamo facendo? Ci stiamo preparando? E poi, quali politiche di motivazione e di clima stiamo predisponendo? Quale nuovo patto di fiducia d’impresa stiamo allestendo? Visto che dovremo contare soprattutto sulle risorse umane rimaste, quali relazioni aziendali e sindacali vogliamo intrattenere? Ecco, non porsi queste domande è l’inizio della fine. È invece necessario valutare e misurare quali siano le potenzialità rimaste, quale sia la carica di vitalità. E poi, rafforzare le reti interne, quelle che vedono nei quadri e nei capi intermedi il baricentro. Facciamo formazione ai capi? E di che tipo? E infine, la crisi impone a tutti di rivedere i parametri dei sistemi premianti. Gli stipendi sono bassi, il monte salari scende. Ma non è solo un problema di quantità e di differenziali retributivi. Come si possono premiare le risorse umane critiche? Con quale retribuzione monetaria legata ai risultati? E basterà l’introduzione degli Mbo per ricreare fiducia? Come ricostruire il capitale sociale e relazionale d’impresa? Domande a cui è difficile rispondere, ma alle quali non possiamo sfuggire. La navigazione a vista salva l’emergenza, ma questo non basta. Prendere decisioni è difficile ma vivere nell’attesa è peggio.