06.11.2012
Tre milioni di senza lavoro nel 2013. Un’agenda per l’emergenza, ora,subito

L’avevamo previsto e gli ultimi dati dell’Istat, purtroppo, lo confermano. Stiamo scivolando inesorabilmente oltre l’11% di disoccupazione (11,4% è la stima), che in soldoni significa tre milioni di senza lavoro. Di fronte a questi dati non c’è rassegnazione che tenga. Bisogna invece reagire e impostare da subito un’agenda per l’emergenza. Lo sta facendo la Francia, che ha destinato 30 miliardi di euro al lavoro come priorità assoluta. L’ha già fatto la Germania. Noi ci stiamo trastullando, come se la realtà fosse lontana. Basta guardare i modesti tentativi di alleggerire il cuneo fiscale, al quale stiamo destinando un miliardo. Un’agenda per l’occupazione deve passare dai giovani, introducendo un salario di ingresso con agevolazioni per le aziende che assumono. Non bastano infatti i 230 milioni messi a disposizione dal governo, ormai tutti impegnati. Ci vuole una campagna, oltre che a favore delle giovani generazioni, a favore delle donne, troppe delle quali risultano inattive e sono casalinghe per forza. Per non parlare degli over 55. Cacciati dalle imprese, schiacciati dalla vicenda esodati, rischiano di finire nel cimitero delle risorse perdute, mentre possono rappresentare un bacino di competenze e di talenti, che sarebbe suicida buttare nelle discariche dei rifiuti sociali.